Contaminazioni – recensione

Le tredici storie di questa raccolta di racconti sono frutto di un insolito esperimento. Le contaminazioni del titolo, infatti, sono doppie. Ai quattordici autori della casa editrice Tabula Fati é stato chiesto di “contaminare” le loro opere più famose, scrivendo uno spin-off che avesse come tema centrale la pandemia. Troviamo, così, storie che vengono toccate da un presente pandemico che é tutt’altro che frutto di fantascienza, ma una realtà che tutti noi abbiamo tristemente vissuto e che, ahimè, stiamo ancora vivendo. E troviamo storie in cui i personaggi diventano soggetti e oggetto di contaminazione.

I nostri autori hanno dovuto portare il morbo nei mondi da loro immaginati, prima che il Covid cambiasse completamente lo scenario del mondo presente.

Ad una prima lettura, ciò che più colpisce è l’accento messo sugli effetti prodotti dal distanziamento o dall’isolamento sociale, segno che si è trattato di un’esperienza ormai profondamente radicata in tutti coloro che lo hanno vissuto e che non potrà non avere delle conseguenze. Gli autori dei racconti hanno, dunque, provato a immaginare dei mondi paralleli, ucronici e, in qualche modo, alternativi per raccontare la pandemia.

Il racconto “Il vecchio” di Massimo Acciai Baggiani fa riferimento all’antologia multiautore “Sparta ovunque”, che immagina l’esistenza di un mondo in cui Sparta ha distrutto Atene e ha costruito un mondo pluri-millenario. Per una società basata sulla forza fisica e militare, il morbo è un nemico quasi impossibile da debellare.

Maddalena Antonini nel suo racconto “La fine di Mall” racconta come la pandemia sia alla base della scomparsa del pianeta originario del suo romanzo “I girasoli di Shaah-Mall-A” e di come abbia apportato una profondo cambiamento nei principi base di quella società.

Nel racconto “Il nemico invisibile” di Silvia Banzola c’è una pandemia nella pandemia: quella che colpisce il mondo umano e quella che colpisce il mondo magico di “Kate e il regno dimenticato”, con effetti che rischiano di essere più devastanti del virus stesso…

“C.O.V.I.D.” di Maurizio J. Bruno mette in scena un vero e proprio ritrovato della robotica: il piccolo Ralf, che non solo dimostra un forte attaccamento al suo padrone, ma si dá anche da fare per trovare una soluzione alla pandemia globale.

Il morbo fa da sfondo a un racconto enogastronomico di tutto rispetto che stimola anche l’appetito, a dispetto dell’argomento trattato, in “Ippocrate” di Andrea Coco ambientato nel suo “Spacefood”.

“Yako – l’era del morbo” di Giulia Massini è un racconto che, con grande delicatezza, ci trasporta in un mondo in cui gli esseri sono incroci tra umani e animali (quelli di “La terra sul filo di seta”) e ci racconta del forte legame che si instaura tra madre e figlia, mentre infuria la pandemia.

“Il destino di Jast Island” di Emiliano Mecati e Alessio Seganti (tratto da “Karma Avverso”) lo definisco un racconto da pugno nello stomaco, per la cruditá con cui sono descritti gli effetti di una pandemia su una società democratica.

“Supposte ucroniche” di Carlo Menzinger riprende il filo di Sparta insieme all’idea dei portali usati dagli Intelliraptor delle “Apocalissi Fiorentine”.

Se uno degli effetti del distanziamento sociale può essere quello di rivolgersi a un eccessivo uso della tecnologia, allora ha ragione Sandra Moretti che ce ne parla nel racconto “Anno 2820: la grande pandemia” ambientato nel suo “Isola di Heta”.

Un piccolo spaccato familiare, una sorta di quadretto dipinto a tinte a metà tra quelle pastello e quelle fosche è il racconto “Un futuro diverso” di Vittorio Piccirillo, il curatore di questa antologia, ambientato nel suo “Galassie perdute”.

Il racconto di Pierfrancesco Prosperi “Letto 224” (ambientato in “Leone: febbre mortale”) in pochissime pagine narra il risvolto angosciante dell’anonimato e della priorità che è stato necessario dare a certi malati in tempi di Covid.

Dal sapore spiccatamente fantasy è il racconto “Il fuoco di Setheos” di Enrico Zini, che ci porta nel mondo di “Esperia: la rivolta” e si pone come monito.

In ultimo, ma non in ordine di importanza, vi parlo del mio racconto “Sacrificio” ambientato ai tempi del romanzo “Quando Borg posò lo sguardo su Eve”. Qui troviamo i due personaggi citati nel titolo in un momento assai importante sia per loro che per la storia che poi prenderà vita nel romanzo. La pandemia, in questo caso, non fa che mettere in luce zone sempre più oscure dell’animo umano.

Insomma, un’antologia tutta da leggere, insieme ai romanzi da cui sono tratti questi tredici racconti!

https://www.edizionitabulafati.it/contaminazioni.htm

https://tinyurl.com/kv4yf94c

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